India del Sud, questa sconosciuta.
La decisione di intraprendere un viaggio nel sud dell'India a bordo di una Royal Enfield 350cc non è nata per caso o dopo un trauma cranico ma è stata frutto di una serie di coincidenze e segni del destino.
Partiamo da molto lontano: era l'Ottobre del 2010 e, con la mia ragazza Elena, in un nebbioso pomeriggio pavese, stavamo fantasticando su una meta esotica per andarci a fare un giro durante le vacanze di Natale. Mentre si discute passa mia sorella e butta li un :" Perchè non andate in una missione a fare del volontariato?" (ndr: lavoriamo in campo Odontoiatrico, io come Igienista dentale e Elena come Odontoiatra).
L'idea ci piace, penso, e poi potremmo unire l'utile al dilettevole e passare il Natale in un modo diverso.
La cosa ci elettrizza e tempo di sera abbiamo gia un contatto e una possibile meta: India del Sud. Come India del sud? Io pensavo Africa, Haiti, paesi Andini ma India del sud proprio non mi sarebbe venuto in mente. Ma poi gli indiani puzzano, ci sono le fogne a cielo aperto, le mucche in mezzo alla strada, il cibo è piccante, sai quante malattie....il festival dei luoghi comuni insomma. E poi anche volendo fare un giro cosa c'è da vedere? Dai si sa che in India è tutto al Nord: il Rajasthan, New Dheli, il Taj Mahal, Varanasi, il Gange e poi la mitica Manali-Leh la strada carrozzabile più alta del mondo.
Non è che mi ispira molto insomma.
Basta però un incontro con Paolo, il responsabile del progetto, per convincerci. Ci parla di questo prete indiano, Padre Maria, che, torna nel suo paese d'origine e decide di accogliere orfani di strada. Comincia con quattro bambini. Oggi ad Allipalli ci sono due dormitori e due scuole che accolgono, sfamano e cercano di dare un futuro a 800 bimbi di strada.
Si parte per l'India, destinazione un villaggio sperduto tra i campi di riso, le piantagioni di canna da zucchero e di tabacco nell'Andhra Pradesh, uno degli stati più poveri del continente.
Prima della partenza eravamo convinti che il giro sarebbe stato questo:
La decisione di intraprendere un viaggio nel sud dell'India a bordo di una Royal Enfield 350cc non è nata per caso o dopo un trauma cranico ma è stata frutto di una serie di coincidenze e segni del destino.
Partiamo da molto lontano: era l'Ottobre del 2010 e, con la mia ragazza Elena, in un nebbioso pomeriggio pavese, stavamo fantasticando su una meta esotica per andarci a fare un giro durante le vacanze di Natale. Mentre si discute passa mia sorella e butta li un :" Perchè non andate in una missione a fare del volontariato?" (ndr: lavoriamo in campo Odontoiatrico, io come Igienista dentale e Elena come Odontoiatra).
L'idea ci piace, penso, e poi potremmo unire l'utile al dilettevole e passare il Natale in un modo diverso.
La cosa ci elettrizza e tempo di sera abbiamo gia un contatto e una possibile meta: India del Sud. Come India del sud? Io pensavo Africa, Haiti, paesi Andini ma India del sud proprio non mi sarebbe venuto in mente. Ma poi gli indiani puzzano, ci sono le fogne a cielo aperto, le mucche in mezzo alla strada, il cibo è piccante, sai quante malattie....il festival dei luoghi comuni insomma. E poi anche volendo fare un giro cosa c'è da vedere? Dai si sa che in India è tutto al Nord: il Rajasthan, New Dheli, il Taj Mahal, Varanasi, il Gange e poi la mitica Manali-Leh la strada carrozzabile più alta del mondo.
Non è che mi ispira molto insomma.
Basta però un incontro con Paolo, il responsabile del progetto, per convincerci. Ci parla di questo prete indiano, Padre Maria, che, torna nel suo paese d'origine e decide di accogliere orfani di strada. Comincia con quattro bambini. Oggi ad Allipalli ci sono due dormitori e due scuole che accolgono, sfamano e cercano di dare un futuro a 800 bimbi di strada.
Si parte per l'India, destinazione un villaggio sperduto tra i campi di riso, le piantagioni di canna da zucchero e di tabacco nell'Andhra Pradesh, uno degli stati più poveri del continente.
Prima della partenza eravamo convinti che il giro sarebbe stato questo:
Chennai - Mamallapuram - Pondicherry 160 km
Pondicherry - Chidambaram - Tanjore 181 km
Tanjore - Rameshwaram 239 km
Rameshwaram - Kanyakumari 294 km
Kanyakumari - Varkala 138 km
Varkala - Allepei (Alappuzha) 118 km
Allepei (Alappuzha) - Kochi 54 km
Kochi - Coimbatore 200 km
Coimbatore - Gunduplet 151 km
Gundlupet - Mysore 60 km
Mysore - Bangalore 142 km
QUI IL PERCORSO COMPLETO SU GOOGLE MAPS
Nella frase iniziale ho usato il condizionale perchè appena ci siamo scontrati con la realtà indiana abbiamo capito subito che il giro sarebbe stato sconvolto.
Il punto di partenza e il punto di arrivo sono stati gli stessi, i km effettuati si sono avvicinati incredibilmente a quelli previsti, e le cose che abbiamo visto non hanno deluso le nostre aspettative, anzi!
Nella frase iniziale ho usato il condizionale perchè appena ci siamo scontrati con la realtà indiana abbiamo capito subito che il giro sarebbe stato sconvolto.
Il punto di partenza e il punto di arrivo sono stati gli stessi, i km effettuati si sono avvicinati incredibilmente a quelli previsti, e le cose che abbiamo visto non hanno deluso le nostre aspettative, anzi!
L'unica
cosa diversa è che abbiamo "navigato a vista" ovvero decidendo le tappe giorno per giorno o per due/tre giorni successivi, eliminando i "cancelli" che ci eravamo prefissati e accorciando il viaggio verso sud.
a breve la mappa del giro vero
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